lo studio ferrari ha i suoi prodromi nel fondatore, Rocco Ferrari pittore decoratore che, dal 1860, avvia la propria attività di decoratore tra Napoli, Roma e la Calabria. Attraverso tre generazioni lo studio opera nei campi dell'architettura e dell'urbanistica.




Rocco Ferrari
1854-1917
Mario Ferrari
1905-1974
Rocco Carlo Ferrari
1938-2023
Mario Ferrari
1967
Artista sensibile, Rocco Ferrari nasce a Montalto Uffugo nel 1837. Sin dalla tenera età, mostra una forte predisposizione per l’arte: sotto la guida della madre del musicista Leoncavallo, donna Virgina D’Auria, prende le prime lezioni di pittura e acquisisce consapevolezza delle sue passioni. Grazie ad un sussidio ottenuto dal Comune, può proseguire gli studi a Napoli. Qui entra nello studio del maestro Ignazio Perricci e ne diventa allievo prediletto. Con il Perricci, Rocco Ferrari lavora ai saloni del Quirinale, al Duomo di Napoli, alle sale del castello di Corigliano e al palazzo del principe Pignatelli. Nel 1892 torna a Montalto e continua ad esercitare la sua attività fino alla morte avvenuta nel 1917.
Maggiori informazioni presso http://www.icsaicstoria.it/ferrari-rocco/
Mario Ferrari si diploma in belle arti nel 1926 e successivamente, quando saranno istituite le Facoltà di Architettura, il diploma verrà riconosciuto come laurea in Architettura a Napoli.
Dopo il servizio nell'esercito durante la seconda guerra mondiale, la sua attività si concentra nella provincia di Cosenza. Progetta la ricostruzione di una parte del tessuto urbano della città (Piano di ricostruzione della zona del Carmine). Tra i molti progetti di edilizia residenziale e pubblica sono da citale la chiesa di Santa Teresa a Cosenza e, sempre a Cosenza la sede dell'INAM.
Laureatosi a Firenze nel 1964 con una tesi sullo sviluppo turistico della costa calabrese con Ludovico Quaroni, ne diventa collaboratore, nel 1967, redigendo assieme a lui, il piano regolatore della città di Bari. Ha insegnato presso le Facoltà di architettura di Roma, Reggio Calabria e Bari come professore associato in progettazione architettonica e urbana. Affianca alla attività di insegnamento quella professionale, redigendo vari Piani regolatori in Puglia e Calabria e numerose morme regionali. Tra le opere di maggior rilievo si segnalano i progetti, tutti realizzati, per le università di Lecce, Reggio Calabria, Bologna e Bari, il liceo classico Telesio di Cosenza, la scuola polifunzionale di Altamura, il municipio di Santeramo in Colle, il Rettorato del Politecnico di Bari, la centrale di telecomunicazioni intercontinentale di Bari la “Sala Murat” nella città vecchia di Bari ed un notevole numero di interventi di edilizia residenziale e terziaria. Nel 2023 gli viene assegnato il premio alla carriera.
laureato a Roma nel 1992, Phd in composizione architettonica e urbana presso l'Università di Firenze nel 1996. Dal 1998 al 2000 insegna Progettazione Architettonica nella Facoltà di Architettura di Firenze. Dal 2000 al 2010 è docente presso la Facoltà di Architettura di Reggio Calabria. Dal 2010 insegna nella Facoltà di Architettura Ludovico Quaroni di Roma. Nel 2005 pubblica il libro "Il progetto urbano in Italia 1945-1990", nel 2008 pubblica il libro "Adalberto Libera, casa Malaparte a Capri 1937-1942", nel 2010 il testo "Luigi Moretti, Casa delle Armi nel Foro Mussolini 1933-1937, nel 2013 "Ludwig Mies ven der Rohe, Neue Nationalgalerie in Berlin. 1962-1968" e nel 2016 traduce in italiano il libro di Kengo Kuma "L'anti-Oggetto". Dal 2008 è direttore editoriale della collana "Letture di architettura" per i tipi della Ilios. Dal 1992 entra a far parte dello studio Ferrariarchitetti e assieme al padre Carlo prosegue la tradizione di famiglia.