MONZA - CONCORSO PER LA SCUOLA MATERNA TAGLIABUE A VILLASANTA
anno: 2024 - PRIMA FASE |
importo: 5.000.000,00 |
Tipo di consiltazione: Concorso in due fasi |
ruolo: Capogruppo |
L'attuale conformazione
della scuola per l'infanzia Tagliabue è improntata allo schema tradizionale
dell'edificio compatto e poco efficiente: un corpo di fabbrica funzionale e
onnicomprensivo, rispetto al quale il ruolo dei giardini risulta marginale: il
più piccolo, collocato all'incrocio tra le vie de Amicis e Villa Ambrogio,
riveste una funzione di rappresentanza; il più grande, che in effetti è
accessibile dalle aule, non è altro che un “retro” derivante dagli obblighi di
distanza dal confine. La demolizione dell'edificio preesistente ci pare una
scelta giusta, che crea, però, un problema: come utilizzare le due aree verdi,
elementi di qualità paesaggistica che dopo la demolizione fluttueranno dispersi
nel vuoto del lotto?
È proprio il contesto,
dove la vegetazione esistente sembra essere più importante dell'architettura, a
fornire la risposta. Il nostro progetto parte dall'assunto che lo spazio della
nuova scuola per l'infanzia Tagliabue sia fluido e scorra attorno a queste due
aree verdi, abbracciandole, proteggendole, traendone benefici bio-climatici e
rendendole protagoniste di una nuova esperienza sensoriale e didattica.
Il progetto, dunque, si
sviluppa e cresce attorno ai due giardini.
Le sei aule,
distribuite, a gruppi di tre, affacciano sui due giardini, attorno ai quali son
tracciati due recinti circolari che le raccolgono come i petali di un fiore
intorno alla corolla.
Tutti gli spazi per i
bambini e le funzioni didattiche sono facilmente accessibili e collocate al
piano terra. Le aule, funzionalmente autonome, formano un arcipelago didattico
a stretto e esclusivo contatto con i giardini, all'ombra dei grandi alberi
manutenuti e adeguatamente restaurati. Ogni aula è dotata di spogliatoio,
locale con i servizi igienici, deposito, spazio per le attività libere e a
tavolino, spazio per il riposo e, all'esterno, uno spazio parzialmente coperto
per le attività all'aperto con anche una “piattaforma esperienziale”, diversa
per ogni aula, a stretto contatto con il giardino. Tra le sei aule, vere e
proprie isole ludico-didattiche, si snodano tutte le funzioni degli “spazi
aggiuntivi” richiesti dal programma di concorso, integrandosi con la distribuzione,
come “episodi”, entrando a far parte di un percorso cromatico e sensoriale e
costruendo uno spazio distributivo fluido che sfiora le pareti delle aule,
traforate per potere guardarvi dentro. Una “promenade ludica”, illuminata da
cinque lucernari che diffondono una luce morbida e materica. In merito alla
possibilità che il laboratorio linguistico, i due spazi per le attività
ludico-creative, il laboratorio e lo spazio per l'attività motoria siano
fruibili anche durante gli orari di chiusura dell'edificio, si precisa che,
essendo le aule completamente autonome dalla “promenade ludica” questi spazi
potranno essere utilizzati singolarmente o contemporaneamente, con la massima
flessibilità.
Il percorso, che
attraversa tutto l'edificio costeggiando le sei aule e gli spazi aggiuntivi,
parte dal nuovo ingresso/sagrato su via De Amicis (arretrato per offrire uno
spazio pedonale di sosta e attesa più ampio), attraversa l'ufficio del
personale ATA per il controllo degli accessi, varcato il quale si ha accesso alla
zona ricreativa e allo spazio comune destinato alle attività extra scolastiche
che si affaccia sul più piccolo dei giardini circolari. Da qui si può accedere
sia al piano superiore, riservato al personale, che agli spazi dell'asilo,
isolato dalle aree a prevalenza pubblica da una porta a vetri basculante.
Proseguendo lungo la “promenade ludica”, sulla sinistra si incontra l'aula
informatico-linguistica, e l'aula dedicata alle attività per i bambini DVA,
dotata di un giardino sensoriale il cui uso è esclusivo.