BARI - CONCORSO INTERNAZIONALE PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLA COSTA A SUD - 6° PREMIO
anno: 2019 |
categoria: I°c |
Arch. M.Ferrari (Capogruppo) Prof R.C. Ferrari Prof. A.Cucciolla Arch. S.Fioriello Ach. N.Rotolo Arch.P.Treglia Arch. T.Amendolara Arch. D.M.Abate Arch. G.Acciai Arch. B. Sciancalepore Arch. A.Palla Agr. F.C.Sansiviero Arch. F.Caragiulo |
committente: Comune di Bari, |
ruolo: Capogruppo |
esito: 6° premio |
Il nostro progetto prevede fondamentalmente la creazione di un grande ed attrattivo Parco Urbano e la realizzazione di Nuovi Tessuti Urbani nella vasta area a sud-est del centro della città che affaccia a mare con una lunga linea d’acqua bassa e rocciosa. Si tratta di un progetto urbano a scala ampia, con caratteri anticipatori del PUG in redazione, coerente con le strategie dichiarate dall’ Amministrazione comunale, fra le quali vi è l’idea di promuovere un intervento “in grado di mettere in coerenza e integrare i diversi usi inerenti la costa e lo spazio retrocostiero”.
Il progetto si fonda su uno studio attento delle reciproche relazioni fra il nuovo Parco ed i Nuovi Tessuti Urbani e fra essi e le circostanti parti di città già costruita e stratificatasi nel tempo. Rifuggendo qualsiasi virtuosismo formale fine a sé stesso, il progetto vuole qualificarsi come realistico strumento di rigenerazione urbana ed ecologica, attento alle dinamiche sociali, economiche e ambientali ma, anche, strettamente intrecciato alla conoscenza della specifica storia dei luoghi, delle cultura e dello spirito di quella parte di città. Il progetto fa riferimento ad un’idea di costa che non è semplicemente la “linea d’acqua”, ma è, invece, considerata come una “costa spessa”, costituita dal litorale e dai suoi rapporti con l’entroterra, mutuati da connessioni ecologiche, spazi agricoli interstiziali, tessuti urbani di antico e più recente impianto e nuovi tessuti edilizi pensati in un’ottica di densificazione opportunamente dislocata.
Il litorale preso in considerazione può a ragione essere definito bene ambientale e paesaggistico di straordinario valore, valutando il suo chilometrico sviluppo e la sua natura di unico affaccio a mare del territorio barese non occluso da tessuti edilizi compatti; in tale lunghissimo litorale permangono parti di naturalità e parti degradate che devono essere rinaturalizzate, in contrappunto ad altre parti che possono accogliere nuovi tessuti urbani pensati anche per rigenerare e riscattare alla marginalità l’edilizia frammentaria ed introversa realizzata nei passati decenni.
L’entroterra è caratterizzato dalla presenza del grande quartiere Japigia, articolato in un primo nucleo realizzato negli anni cinquanta del ‘900 ed in una seconda zona costituita dal PEEP degli anni settanta, e dal nuovo quartiere Sant’Anna – maglia 21, edificato a partire dal 2007.
Il progetto, delineando un nuovo affaccio della Città sul Mare, assume pienamente la dualità Parco – Città come una preziosa risorsa, considerando queste due realtà elementi con loro intrinseche positività che, interagendo grazie all’intervento ipotizzato ed alle nuove interconnessioni previste, potranno incrementarsi dando luogo, in modo olistico, ad un territorio di qualità molto più alta di quella oggi rilevabile. In questo quadro, hanno importanza decisiva le nuove interconnessioni trasversali che sono pensate per ricucire fra loro i sistemi longitudinali e paralleli del litorale e dell’entroterra, oggi separati dalla linea ferroviaria e da un sistema non integrato di infrastrutture.
Tali nuove interconnessioni, ciclopedonali ma anche carrabili, contornate dal verde, sono da intendersi come apertura visiva e funzionale della Città al Mare, lungo il quale si sviluppa l’area del Parco litoraneo che, a sua volta, si ricollega anche alle aree verdi interne, fra cui il “cuneo verde” previsto dal vigente PRG.