VERONA - Concorso internazionale in 2 gradi per la riqualificazione di piazza Riforma.
anno: 2000 |
con: Studio Favero & Milan, Studio Sylos Labini Assocaiti |
Secondo classificato |
Concorso di idee in due fasi |
ruolo: Capogruppo |
Il tema del piano-supporto è la matrice dell’idea del progetto presentato. La piazza Cittadella è posta al margine della zona storica di Verona, in una area fortemente segnata dalle sostituzioni edilizie degli anni Cinquanta, circondata su tre lati da alti edifici di recente edificazione; resa omologa a questi dalle correnti di traffico che la attraversano, ruotando intorno alla obsoleta copertura del parcheggio esistente. Nel progetto presentato, l’area della nuova Piazza Cittadella viene delimitata lungo il proseguimento della via Paglieri da un profondo taglio (fossato) che si immerge nel terreno con le rampe di accesso e deflusso dei due piani interrati del parcheggio. Un secondo muro, aperto con una lunga sequenza di portali (“acquedotto romano”) si innalza e si ripiega sulla piazza formando un lungo portico coperto e isolandola dal traffico veicolare (confinato sul lato sud) e dai volumi eccessivi della recente edilizia modernista. Un terzo muro si affianca a questo chiudendo lo spazio del garage. Tra questi due muri sono contenute quattro scale che, protette dalla copertura del portico, salgono dai due piani interrati del garage fino alla piazza. Questo triplice sistema murario è attraversato da un ponte che connette lungo un preciso asse visuale la bella recinzione del Palazzo Brasavola con il frontone neoclassico dell’Istituto Seghetti; ricollegando questo edificio, salvato dalle ampie sostituzioni edilizie dell’intorno, alla matrice antica della città. Una
lunga lastra in Rosso di Verona, bagnata da un sottile velo di acqua
corrente e proseguita da una doppia fila di semplici elementi
verticali di illuminazione, limita un terzo ambito della piazza,
pavimentato in rosato di Pru e caratterizzato da un ventaglio di
piani triangolari che raccordano la quota maggiore della piazza con
la quinta urbana e con i negozi ed i caffè posti alla base degli
edifici di via Adigetto. Sul margine di questa serie di piani
inclinati identificati dalle linee nette dei compluvi si apre il
passaggio coperto che conduce a piazza Bra. Su questo lato, un’altra
scala conduce direttamente ai piani interrati di parcheggio.
L’immagine di una statua equestre alta circa sette metri,
ritagliata bidimensionalmente su fogli di metallo, posta al termine
della lastra-fontana, introduce la figura del monumento equestre,
richiamando le statue di Cangrande e di Mastino II della Scala.
I
tre ambiti della piazza possono ospitare, come richiesto, mercati,
mostre, piccole gare sportive, manifestazioni (la parte inclinata), o
essere destinate all’incontro e alla sosta (il portico,
l’anfiteatro verso le case). Al di sotto, due piani di parcheggi
(sistema Self
Parking),
riconnessi all’esterno dal “cretto” della rampa e dai portali,
ospitano 486 auto, con 10 posti maggiorati per handicappati